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Tasso comune
Taxus baccata L.
Etimologia
Il genere, Taxus, denominazione in uso presso i romani per indicare questa pianta, deriva dal greco taxis, ‘fila’, e indica che le foglie sono disposte regolarmente in due file opposte. La specie, baccata, è parola latina che significa ‘simile ad una bacca’ e ricorda che il seme a maturità ha l’aspetto di una bacca.
Origine
È un’essenza spontanea delle regioni europee centromeridionali, delle regioni asiatiche occidentali e dell’Africa settentrionale. In Italia si trova associata ad altre Latifoglie nelle faggete; cresce fino a 1600 metri di altitudine.
Note caratteristiche
Crescita molto lenta, ma vita molto lunga: è questa la caratteristica del Tasso. Si crede che in Europa esistano esemplari di 1500 anni.
Una leggenda narra che nelle colline scozzesi a Fortingall ci sia un Tasso sul quale il figlio di Ponzio Pilato, funzionario imperiale in quella regione, incise le iniziali “P.P.” e la data “15 a.C.” Difficile comunque è l’attribuzione dell’età al tasso perché, non essendo protetto da una corteccia spessa, il cuore del legno o “durame” si decompone facilmente lasciando il tronco cavo al centro. È una delle poche conifere che non possiede resina. Il legno del tasso è molto duro, di colore bruno-rossiccio, estremamente elastico, un tempo veniva usato per costruire archi. Si racconta che gli arcieri che permisero agli inglesi di vincere ad Azincourt, nel 1415, avessero archi fatti col legno di tasso. Resiste bene alle potature ed è essenza usata, fin dall’epoca romana, per la costruzione di siepi basse che servivano per recintare geometricamente i giardini e le aiuole, associato al rosmarino e all’agrifoglio (vedi scheda). È bene non dimenticare che tutte le parti della pianta, ad eccezione dell’involucro carnoso rosso che contiene il seme, sono velenose per la presenza di una sostanza tossica, la tassina. Da ciò deriva la denominazione comune di “albero della morte”. Questo fatto deve essere tenuto in seria considerazione quando la specie è usata a scopo paesaggistico nei parchi e nei giardini!
Semi
Non si può parlare botanicamente di frutto, bensì di seme avvolto da un involucro carnoso che a maturità diventa rosso. L’involucro chiamato ‘arillo’ è ricco di sostanze mucillaginose dolci. È l’unica parte della pianta non tossica ed è molto appetito dagli uccelli.
Cosa guardare
Foglie come sono inseriti gli aghi lungo il rametto? Di che colore è l’ago nella parte inferiore? Il margine è ricurvo verso il basso?
Strobili dove si trovano le strutture riproduttive maschili? Quando maturano?
Semi il seme è commestibile? Di che colore è l’involucro carnoso del seme? È commestibile l’involucro del seme?
Da non confondere
Il Tasso è riconoscibile per gli aghi e per la loro inserzione di tipo distico sul rametto verde. Gli aghi sono muniti di un breve picciolo, anch’esso verde, dapprima aderente al rametto. Più complesso è distinguere le piante maschili da quelle femminili se non sono presenti le strutture riproduttive.