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Salice bianco

Salix alba  L.

Salice bianco

Etimologia

Il genere, Salix, è denominazione già in uso presso i romani. Si pensa che derivi dal celtico sal lis, ‘presso l’acqua’. Il salice è infatti un’ essenza “riparia” che cresce lungo le rive dei fiumi ed ama terreni umidi e acquitrinosi. La specie, alba, evidenzia il colore delle foglie bianco argenteo nella pagina inferiore.

Origine

L’areale di origine è estremamente vasto, si estende dall’Europa all’Africa meridionale spingendosi fino alle regioni settentrionali dell’Asia. In Italia è diffuso ovunque dal piano a 1000 metri di altitudine.

Note caratteristiche

Al genere Salix appartengono circa 500 specie, delle quali una ventina crescono spontanee anche in Italia. In grandissima maggioranza si tratta di specie delle zone temperate fredde dell’emisfero settentrionale.Il genere Salix è molto complesso per la presenza di un gran numero di specie locali che si ibridizzano naturalmente e non presentano caratteri differenziati molto evidenti. Inoltre, dal punto di vista sperimentale, si sono ottenuti ibridi fra ibridi, definiti “ibridi complessi”. In Italia sono state descritte più di 200 ibridi fra le specie locali! Il Salice bianco è diffuso in tutta Italia, soprattutto lungo i corsi d’acqua dove forma dei boschetti puri o misti associandosi spesso col pioppo nero (vedi scheda). È un’essenza importante dal punto di vista forestale in quanto serve a consolidare i terreni incoerenti e le scarpate. Il Salice bianco viene anche chiamato “salice da pertiche” poiché nelle campagne c’era l’abitudine di sottoporlo ogni 2-3 anni al taglio del tronco ad altezza d’uomo, “a capitozza”, così da ottenere rami sottili e flessibili, di diametro variabile, usati per pali o per legare le piantine di vite. Il legno è fragile, non di buona qualità, viene utilizzato per fare zoccoli, doghe e scranni. La corteccia di molte specie di Salici e, in particolar modo del S. alba e S. purpurea, contiene tannino e un glucoside, la salicina, con la quale un tempo si otteneva l’acido salicilico che è il composto di base dell’aspirina.

Chioma

La chioma è rada ed espansa con un diametro, in alcuni casi, di 10 metri. Le ramificazioni hanno andamento verticale, si inseriscono ad angolo acuto e si espandono all’apice.

Salice bianco
Salice bianco
Cosa guardare

Corteccia di che colore è nei giovani rami? Negli esemplari adulti la corteccia è solcata?
Foglie che forma ha la lamina fogliare? Hanno il picciolo? Il margine è liscio? Di che colore sono le giovani foglie?
Rametti sono sottili? Sono eretti o procombenti? Sono elastici?
 

Da non confondere

I salici si riconoscono facilmente in primavera durante la fioritura. Nel Salice bianco gli esemplari maschili hanno le inconfondibili infiorescenze allungate, di colore giallo intenso a maturazione, mentre gli esemplari femminili sono ricoperti da infiorescenze verde-grigio. Dopo questo periodo l’identificazione diventa più difficile perché si basa sulla sola foglia, molto simile a quella di altri salici: in questo caso conviene osservare con attenzione la dentellatura del margine utilizzando la lente di ingrandimento.