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Pioppo bianco

Populus alba L.

Pioppo bianco

Etimologia

Il genere, Populus, deriva dal latino pioppus, il nome usato dai romani per questa pianta. Secondo alcuni autori Populus starebbe per Arbor populi ovvero ‘albero del popolo’. La spiegazione di questa denominazione è forse da ricercare nell’incessante fruscio delle foglie, paragonabile al brusio della folla. La specie, alba, si riferisce alla foglie, bianche e tomentose nella pagina inferiore.

Origine

È una pianta originaria dell’Europa centrale e meridionale, dell’Asia occidentale e centrale e delle regioni africane del bacino mediterraneo. In Italia è diffusa in tutte le regioni nei terreni di pianura, collina e bassa montagna.

Note caratteristiche

È, fra le specie di pioppo indigene, la più esigente in fatto di temperatura, non tollerando il freddo prolungato. Resiste bene ad esposizioni ventose, forse per la ricca tomentosità delle foglie nella pagina inferiore. Vegeta senza problemi lungo le coste marine, dove i venti sono spesso ricchi di salsedine, si sviluppa sulle sabbie, tanto che è considerata una delle specie colonizzatrici delle golene ( terreno compreso entro argine e contrargine di fiumi). La pianta in esame presenta la caratteristica di avere numerose gemme avventizie ed è specie pollonifera, emettendo polloni radicali anche a notevole distanza dal piede (fino a 50 metri) e polloni alla base del tronco quando è prossima alla maturità. Si presenta con magnifici esemplari che possono raggiungere i 30 metri ed è essenza longeva (fino a 300 anni). Il legno è richiesto per la produzione di pasta da carta, fiammiferi, zoccoli, tavolame corrente. È un albero impiegato nelle alberature stradali, nei parchi e giardini come essenza ornamentale per il bel fogliame, la corteccia grigio-verde e i giovani rametti molto chiari. A Milano non è frequente, si incomincia ad utilizzare nelle aree di nuovo impianto e nelle alberature alternato con il pioppo cipressino (vedi scheda).

Foglie

Le foglie sono semplici con un lungo picciolo. Sulla pianta è presente un accentuato eteromorfismo fogliare. Le foglie dei rami più vigorosi e dei polloni sono lobate (3-5 lobi) con il margine dentato, lunghe dai 5 ai 10 cm. Le foglie dei rametti sono ovali o ellittiche, prive di dentellatura e con lobi appena accennati. Tutte le foglie sono dapprima bianche sulle due facce, poi tomentose solo nella pagina inferiore. La pagina superiore è verde intenso lucido.

Pioppo bianco
Pioppo bianco
Cosa guardare

Rametti sono lisci? Di che colore sono?
Foglie che forma hanno? Sono tutte della stessa forma? Di che colore è la pagina inferiore?
Corteccia di che colore è nei giovani esemplari? Sono presenti vistose lenticelle? Si fessura in placche con l’età?

Da non confondere

Le foglie permettono una sicura identificazione rispetto agli altri pioppi. Sono tipicamente candide nella pagina inferiore e quelle adulte hanno forma palmata. Osservare con attenzione la corteccia che presenta delle caratteristiche lenticelle rombiche.