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Liriodendro, Albero dei tulipani
Liriodendron tulipifera L
Etimologia
Il genere, Liriodendron, è parola composta dal greco léirion ‘giglio’ e déndron ‘albero’, cioè albero-giglio. La specie, tulipifera, deriva dal latino e significa portatrice di tulipani. In entrambi i casi il genere e la specie si riferiscono ai bellissimi fiori a coppa che ricordano il fiore del tulipano.
Origine
È un’essenza originaria delle regioni orientali del Nord America. Dal Massachusetts fino al Wisconsin e a sud fino alla Florida e al Mississippi.
Note caratteristiche
Il Liriodendro è giunto in Europa in un’epoca remota rispetto alla denominazione che gli ha conferito Linneo. Probabilmente molto prima del 1688, anno in cui si trova una prima nota relativa alla sua presenza nelle coltivazioni orticole europee. È uno degli alberi più belli fra quelli presenti nelle foreste dell’America settentrionale. In questi luoghi è possibile ammirare esemplari di 40 metri di altezza e di 2 metri di larghezza. È un’essenza assai apprezzata per il legno. Il tronco, diritto e regolare, fornisce un legno analogo a quello di alcuni tipi di pioppo, anche se più pregiato. Di colore bianco-crema, a grana fine, resistente ai parassiti, è usato nell’industria cartaria, in quella nautica, nella costruzione dei pianoforti ed in lavori fini di falegnameria. Gli Indiani dell’America settentrionale lo chiamano legno da canoa perché da un singolo tronco è possibile ricavare una canoa capace di portare anche 20 persone. La corteccia contiene un principio dal sapore amaro che possiede proprietà febbrifughe simili a quelle del chinino. È una pianta rustica, resistente alle intemperie, che ama posizioni soleggiate e poco ventose, cresce lentamente, ma è essenza longeva.
Fiori
I fiori sono bisessuali, molto vistosi (6-8 cm di diametro), delicatamente profumati. Sono formati da 3 sepali verdi e 6 petali giallo-verdognoli macchiati alla base di arancio. La parte maschile è costituita da molti stami a disposizione spiralata color crema. La parte femminile è formata da numerosi ovari (carpelli) disposti a spirale su un asse allungato. Compaiono sulle piante che hanno almeno 15 anni. Non si vedono facilmente perché si mimetizzano con le foglie e sono localizzati sui rami più alti. Fioritura in maggio-giugno.
Cosa guardare
Foglie che forma hanno? Possiedono il picciolo? Alla base del picciolo sono presenti le stipole (foglioline modificate)?
Fiori dove si trovano sulla pianta? Perché si confondono con le foglie?
Gemme che forma hanno?
Frutti sono visibili durante l’inverno?
Da non confondere
L’osservazione attenta della foglia non pone dubbi. L’ampia lamina fogliare ricorda quella del platano ma a differenza di quella del liriodendro, non è tronca (vedi scheda).