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Liquidambar-Storace
Liquidambar styraciflua L.
Etimologia
Il genere, Liquidambar, è parola composta formata da un sostantivo latino liquidus ‘liquido’ e da uno arabo ambar ‘ambra’. La specie, styraciflua, significa albero da cui sgorga lo storace ( balsamo usato in medicina e in profumeria). In entrambe le denominazioni è sottolineata la caratteristica di quest’essenza di secernere una sostanza resinosa profumata di colore ambrato.
Origine
La pianta è originaria dell’America centro-orientale, localizzata in particolar modo lungo le rive del Mississippi.
Note caratteristiche
È essenza importata in Europa verso la metà del XIX secolo. In Italia è noto come Albero dello storace liquido ed è molto apprezzato nelle regioni centro-settentrionali come specie ornamentale. L’oleoresina profumato che cola dalla sua corteccia si condensa producendo una sostanza giallo-bruna gommosa, chiamata anche coppale, che è usata in erboristeria, in profumeria e in campo medico come sostituto del vero storace. Il legno è duro, compatto, di colore bruno sfumato di rosso. Albero imponente, nei luoghi di origine supera i 50 metri, è rustico e longevo. Resiste alle basse temperature e all’umidità, ama l’esposizione soleggiata. A Milano è usato nelle piazze e nei nuovi impianti urbani; è consigliabile come specie da alberature poiché possiede una chioma compatta.
Gemme
Le gemme sono spiralate, non piccole, protette da poche foglie modificate (perule).
Cosa guardare
Foglie sono singole? La lamina ricorda il palmo di una mano? Quanti lobi sono presenti? Si distinguono le due pagine della lamina fogliare?
Fiori quali caratteristiche distinguono i fiori maschili da quelli femminili: posizione sul rametto? lunghezza infiorescenze? colore?
Frutti che forma hanno le infruttescenze? Sono munite di brevi uncini? Sono visibili durante l’inverno? Quando liberano i semi?
Da non confondere
Il Platano (vedi scheda) ha foglie molto simili a quelle del Liquidambar. ma se stropicciate non emanano odore balsamico. Le infruttescenze nel platano sono sferiche, raggruppate in un numero variabile da 3 a 6, nel liquidambar sono singole. La corteccia del platano ‘a macchia di leopardo’ è tanto caratteristica da togliere ogni eventuale incertezza.