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Leccio
Quercus ilex L.
Etimologia
Il genere, Quercus, deriva dal celtico kaer quer, ‘bell’albero’, la specie, ilex, ricorda la somiglianza delle foglie con quelle dell’agrifoglio (vedi scheda).
Origine
Pianta mediterranea originaria dell’Europa meridionale e del Nord Africa. In Italia è una delle tipiche essenze dei boschi della macchia mediterranea di latifoglie e sclerofille sempreverdi; presente fino a 1000-1200 metri di altitudine.
Note caratteristiche
Quando si parla di leccio si parla della storia stessa del giardino all’italiana: il leccio è l’essenza principe dell’ambiente mediterraneo dove tale tipo di giardino ha prosperato – come ad esempio i bellissimi giardini in Lucchesia. Nel giardino all’italiana svolge molteplici funzioni: pianta “da selvatico” nella formazione dei boschi usati come riserve di caccia; essenza per la costruzione delle “ragnaie”, strutture a siepe adibite all’uccellagione; da ultimo, lo troviamo nelle siepi miste insieme all’alloro e al mirto. Essenza rustica, ama terreni secchi e rocciosi, cresce lentamente. Vive a lungo: 250-300 anni. Nelle regioni a clima temperato il leccio è spesso utilizzato nelle alberature e nei filari. Il legno del leccio è duro e pesante e fornisce un ottimo carbone. A Milano non è molto frequente, i pochi esemplari sono tutti in buone condizioni e sono dislocati in aree dove hanno spazio per la chioma. Un bell’esemplare si può ammirare di fronte all’entrata del Castello Sforzesco dalla parte della Torre del Filarete.
Gemme
Le gemme sono piccole, numerose, terminali, accompagnate da stipole ripiegate.
Cosa guardare
Rametti che colore hanno? Sono lucidi?
Corteccia è liscia o ruvida? Si fessura con l’età?
Foglie hanno consistenza coriacea? Sono tutte uguali? Il margine è liscio, dentato o con spine?
Frutti che forma ha la ghianda? L’apice è appuntito?
Da non confondere
Le foglie del Leccio si possono confondere con quelle dell’alloro e dell’agrifoglio (vedi scheda). Osservare con attenzione la pagina inferiore della foglia del leccio, che è tomentosa a differenza di quella del agrifoglio e dell’alloro. I frutti delle due piante tolgono qualsiasi dubbio: nel leccio è una ghianda, nell’agrifoglio è una bacca rossa, presente solo sugli individui femminili.