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Cedro deodara, Cedro dell'Himalaya

Cedrus deodara  (Roxb. ex D. Don) G.Don

Cedro deodara, Cedro dell'Himalaya

Etimologia

Il genere, Cedrus, è parola greca, kedros, usata per indicare una delle specie di ginepro. La specie, deodara, è termine sanscrito che significa ‘albero degli dèi’.

Origine

Originario dell’Himalaya, vive oltre i 2000 metri di altezza.

Note caratteristiche

Nei luoghi d’origine forma vaste foreste situate tra i 2000-3000 metri dove si possono ammirare stupendi esemplari alti 50 metri con un diametro alla base di 2 metri. È considerato un albero sacro. Il suo legno è molto pregiato, di colore giallo-bruno chiaro, profumato ed incorruttibile. In India si utilizza per la costruzione di templi, palazzi e oggetti sacri come le statuette delle divinità. Il legno fornisce, per distillazione, la preziosa sostanza nota come ‘olio di cedro’, utilizzata per imbalsamare i cadaveri. Plinio riferisce anche che gli antichi solevano ungere con olio di cedro i vecchi libri al fine di conservarli per secoli: la notizia è confermata da Vitruvio. Per questo motivo, presso gli antichi, si definirono ‘degni di Cedro’, cioè immortali quei libri considerati dotti e utili per l’intero genere umano. La pianta, introdotta in Europa nel 1822, è stata subito apprezzata per il magnifico aspetto. Si adatta facilmente a difficili condizioni ambientali, teme solo la siccità prolungata e ha bisogno di una elevata umidità atmosferica. Da noi è il Cedro più diffuso nei parchi, nei giardini e nelle piazze. Ne esistono numerose varietà: cv. ‘Pendula’, cv. ‘Argentea’, cv. ‘Fastigiata’, tutte molto decorative e apprezzate dal punto di vista paesaggistico.

Strobili

Le strutture riproduttive maschili e femminili sono sulla stessa pianta. Quelle maschili sono coni eretti leggermente incurvati (lunghi 4-5 cm), di colore giallo aranciato, liberano il polline in autunno. Le strutture riproduttive femminili, più rare, sono strobili cilindrici verde chiaro (1cm), compaiono nella parte sommitale della pianta.

 

Cedro deodara, Cedro dell'Himalaya
Cedro deodara, Cedro dell'Himalaya
Cosa guardare

Chioma l’apice è pronunciato? L’apice è pendulo?
Foglie gli aghi sono “molli”? Che sezione presentano?
Pigne che forma hanno? L’apice è concavo? L’asse centrale della pigna è persistente?

 

Da non confondere

Vedi “Da non confondere con...” nella scheda del Cedro del Libano (vedi scheda). Anche nel caso del Cedro dell’Himalaya, per evitare dubbi conviene osservare i rametti d’annata che sono penduli, la pigna che è arrotondata all’apice e il portamento che si può definire ‘piangente’.