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Acero campestre
Acer campestre L.
Etimologia
Il genere, Acer, deriva dal latino acer, duro, penetrante in allusione alla qualità del legno. La specie, campestre, indica che questa essenza cresce spontanea nelle zone di campagna associata ai boschi di latifoglie.
Origine
È una specie originaria dell’Europa centrale, compresa l’Inghilterra. In Italia cresce spontaneamente su quasi tutto il territorio ad esclusione dell’Italia meridionale. È una specie tipicamente autoctona.
Note caratteristiche
L’Acero campestre è essenza diffusa nei boschi mesofili, nelle macchie spontanee, nelle campagne di pianura, negli areali collinari e montani fino a 1200 metri. È una pianta che cresce lentamente e non è molto longeva, raramente supera i 140 anni. Viene utilizzata come essenza da siepe, mista o pura. Nelle vigne un tempo era usata come tutore vivo della vite. Sopporta molto bene le potature. Possiede un sistema radicale ramificato che le consente di fissare i substrati mobili: per questo motivo è specie tipica per forestazione in suoli spogli, umidi e nei declivi. Nelle campagne forma piccoli boschi dove crea zone di rifugio per insetti utili, uccelli insettivori, piccoli mammiferi: questo habitat favorisce la biodiversità. Il legno è inizialmente bianco, poi diventa bruno tendente al rosso; è compatto e ha grana fine. Il legname che si ottiene non ha grandi dimensioni e si utilizza per piccoli lavori al tornio e come combustibile. È un arbusto o piccolo albero di 6-12 metri ma può arrivare anche a 20 metri di altezza se lo si lascia crescere senza potature e isolato. A Milano non è molto comune, come essenza è utilizzata nei nuovi impianti delle aree verdi, begli esemplari si possono ammirare nei parchi cittadini.
Foglie
Le foglie sono semplici, opposte, dotate di un lungo picciolo (2-7cm). La lamina è palmato-lobata e presenta 5 lobi sinuosi, più raramente 3; ha margine intero. La base presenta bordi arrotondati. Le nuove foglie sono rosate; assumono in seguito un colore verde opaco nella pagina superiore; verde più chiaro, per una leggera tomentosità, in quella inferiore. In autunno assumono una bella colorazione giallo-ambrato. Lunghezza 8-10 cm.
Cosa guardare
Chioma sono numerose le ramificazioni? Che angolo si forma tra le ramificazioni e il tronco?
Foglie sono semplici o composte? Quanti lobi sono presenti nella lamina fogliare? Il margine è intero?
Frutti che angolo formano le due samare saldate insieme?
Gemme di che colore sono? Sono molto vistose?
Da non confondere
La lamina fogliare suddivisa in 3-5 lobi arrotondati alla estremità, le disamare con ali formanti un angolo di 180° permettono una identificazione sicura.